Cucine economiche popolari
Le Cucine Economiche Popolari di Padova sono nate nel 1882 dal cuore pensante di una donna, Stefania Omboni, che di fronte a tante famiglie sfollate che non avevano una cucina dove poter preparare un pasto caldo si è chiesta: io cosa posso fare? Dalla domanda è passata alla risposta, dando vita ad una piccola mensa e aprendo le porte a chi non aveva un luogo dove mangiare.
Nel 1883 Stefania ha affidato l’opera al Vescovo Callegari il quale ha chiesto alle suore Elisabettine di Padova di gestire la quotidianità della cucina.
Da allora quella piccola mensa si è sviluppata e attualmente dà risposta ai bisogni primari delle persone attraverso una mensa, un servizio docce, la distribuzione di vestiario, un servizio sanitario.
Alle Cucine Economiche Popolari trova inoltre risposta anche il bisogno fondamentale che dà senso ad ogni vita: quello di una relazione gentile in cui ognuno si sente conosciuto e riconosciuto nella sua verità. Attualmente le Cucine sono frequentate da persone in grave marginalità (950 persone diverse al mese), ma anche da una comunità di 5 suore che abita lo spazio delle cucine, 15 dipendenti, 200 volontari, circa 140 adolescenti che vengono a svolgere l’attività del PCTO, più di 100 dipendenti di aziende per il volontariato formativo di impresa, 22 gruppi per la catechesi, 33 gruppi con il “vieni e vedi”, 15 gruppi per la cena sospesa, 12 studenti per i tirocini universitari, 20 persone per attività riparative.
Le Cucine Economiche Popolari stanno diventando sempre più un luogo di incontro tra mondi diversi. Partite più di 140 anni fa da un’intuizione femminile, per continuare hanno bisogno oggi di una comunità che creda nell’incontro, nel valore della relazione, che sia convinta che la cura di chi è più fragile è affare di tutti e che non si può girare la faccia dall’altra parte.
La sede attuale delle Cucine Economiche Popolari è stata costruita nel 1914, bombardata nella Seconda Guerra Mondiale e ricostruita. Quando è stata costruita l’attuale sede, la viabilità di via Nicolò Tommaseo non era quella di oggi, cioè dove c’è un flusso continuo di macchine che costringe le persone che aspettano di entrare ed usufruire dei servizi a sostare in attesa sul marciapiede, sotto gli sguardi, non sempre benevoli, dei passanti.
Ora la struttura necessita di lavori di messa a norma impegnativi: vicino alle CEP c’è il Tempio della Pace con adiacente la canonica e il patronato non utilizzati quindi si è arrivati alla decisione di spostare le Cucine al Tempio della Pace dove c’è uno spazio interno che può diventare luogo di attesa per gli ospiti garantendo una certa riservatezza. È una scelta economicamente molto impegnativa per la Chiesa di Padova, ma sappiamo di poter contare su tante persone di buona volontà che nella loro scala di valori mettono ai primi posti il farsi prossimo a chi, più di altri, fatica ad abitare l’esistenza.
Crediamo che le Cucine Economiche Popolari siano un bel e buon segno di carità che, ancora oggi, parla dell’amore che Dio ha verso ogni persona. Un luogo che dà concretezza alle parole di Papa Francesco che ci ricorda che “una società è umana se sa prendersi cura dei più fragili”.
Per sostenere questo progetto, si può fare una donazione tramite bonifico bancario:
BANCO BPM – DIOCESI DI PADOVA
IBAN: IT 73 A 05034 12112 000000008000
Causale: Giubileo – Cucine Economiche Popolari