Archivi della categoria: Luoghi giubilari diocesani

Madonna dell’Olmo, Thiene

«Ritorni il popolo alla pratica delle virtù e in questo luogo innalzi un tempio in mio onore. Io prometto di essere sua avvocata presso il trono di Dio, di liberarlo dal flagello che l’opprime e di custodirlo per sempre sotto il manto della mia protezione. Va’ dai governatori di Thiene e annuncia loro la mia volontà». Così, nella primavera del 1530, la Madonna parlò a … Continua a leggere »

Condividi su:

Madonna del Carmine, Padova

Intorno al 1290, quando i carmelitani arrivarono a Padova, borgo Molino era un quartiere composito, residenza di nobili casate e di attivi borghesi, di artigiani, negozianti, osti e proletari. In quest’area, dove le case in legno erano sparse tra orti e poderi, l’insediamento delle istituzioni religiose anticipò quelle civili e trovò terreno favorevole a un intenso e proficuo apostolato. Già dal 1212, nel luogo in … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine di Tessara, Santa Maria di Non

Non si conosce esattamente la data in cui fu costruita la chiesa, ma si pensa sia la parte rimanente di un convento che esisteva qui già dal XIII secolo e fu distrutto dal tiranno Ezzelino da Romano. Molti gli elementi che fanno pensare a una fondazione benedettina, fra cui l’intitolazione a sant’Egidio, il cui culto fu importato nella diocesi di Padova proprio dai monaci. Gli … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine del Pedancino, Cismon del Grappa

«Si avanza questo Cismone verso la villa, che da lui prende il nome; ma un mezzo miglio prima di giungervi, abbatté dalla parte meridionale una chiesa intitolata la Madona di Pedancin posta sopra d’una eminenza, che per due secoli era stata ben guardata dal riparo d’un forte muro, il quale in sì fatta circostanza cedé alla straordinaria violenza del torrente, onde l’acque alle pareti della … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine delle Grazie, Villafranca Padovana

Il vescovo di Padova Jacopo Zeno volle verificare con scrupolo che si trattasse di un’apparizione della Vergine. Inviò sul posto il suo uditore Giovanni De Giocondi, che raccolse in numerose testimonianze i segni del soprannaturale, e solo allora autorizzò la costruzione della chiesa, con un documento che porta la data del 27 agosto 1479. Pochi giorni prima a una fanciulla era apparsa la Madonna, indicandole … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine della Misericordia, Terrassa Padovana

Scelse un bambino muto, la Vergine, per comunicare il suo desiderio di avere un tempio a Terrassa. Dopo essergli apparsa, gli donò la parola perché andasse dal padre a riferire questa richiesta e non fu difficile per tutto il paese credere che davvero questa provenisse dal cielo. Subito dunque, era la fine del Quattrocento, venne innalzata una chiesa e intitolata al nome di Maria. Pochi … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine del Covolo, Crespano del Grappa

Mentre infuriava un temporale, una pastorella sordomuta aveva trovato rifugio in una grotta alle falde del Frontale e, impaurita, pregava. Le apparve la Madonna e le disse «Va’ a Crespano e di’ agli abitanti che qui desidero una cappella e a quanti mi invocheranno spargerò grazie e benedizioni. A conferma ti restituisco subito udito e favella». Era la metà del XII secolo e a questo … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine del Caravaggio, San Vito di Valdobbiadene

Apparve con le lacrime agli occhi “di una lucentezza simile al brillare dell’oro”, avvolta in un manto color rosso porpora e un velo bianco che le scendeva dal capo. Era il 26 maggio 1432 e la Madonna si manifestò a Caravaggio, in terra lombarda, a una contadina di nome Giannetta. «Ho un messaggio da farti trasmettere – le disse – l’altissimo figlio mio onnipotente è … Continua a leggere »

Condividi su:

Beata Vergine dell’Angelo, Piovene

Sorge tra la pianura e la vetta del monte Summano, in un luogo ricco di suggestioni, di storia e di devozione. Qui passa infatti l’antica via percorsa dapprima dalle genti pagane, che andavano a sacrificare agli idoli, e poi dai pellegrini cristiani, che accorrevano richiamati dalla fama e dai miracoli di uno dei più antichi e venerati santuari della terra veneta, dalla tradizione fatto risalire … Continua a leggere »

Condividi su: